Quando Miyazaki animava ladri - Lupin III Il castello di Cagliostro

L'avete cercato, l'avete visto e l'avete amato: Lupin III Il castello di Cagliostro è sicuramente il più citato ed osannato film del ladro con la faccia da scimmia, etichettato da una marea di fan come il più bel lungometraggio dedicato alla combriccola creata da Monkey Punch. Una volta letto chi si occupò della regia e della sceneggiatura, non ci si chiede nemmeno perché un film d'animazione del 1979 è tenuto tanto in considerazione. Non ne ho voluto parlare subito così da prendermi il tempo di rivederlo con calma e quel giorno è arrivato.

Lupin 3rd III Il castello di Cagliostro poster cover




Come di consueto, esponiamo la trama:
Lupin 3rd III Il castello di Cagliostro Clarisse

Compiuto un grosso colpo in un casinò, Lupin scopre di aver rubato banconote false sicuramente provenienti dal paese di Cagliostro. Deciso quindi il colpo successivo, il simpatico ladro raggiunge la frontiera assieme al compagno Jigen e si imbattono in Clarisse, promessa sposa del conte. I due cercano di aiutare la giovane ragazza nella sua fuga, ma il tentativo va male e la sposa viene riportata al castello. Da questo momento, Lupin informa il conte della sua intenzione di "rubare" la ragazza e la sfida del ladro si protrarrà tra misteri ed interferenze da parte di personaggi più o meno amichevoli.

Lupin 3rd III Il castello di Cagliostro Jigen anziano giardiniere
Ma non è il nonno di Heidi
Sin dalle prime battute si nota la perfetta fusione tra l'umorismo classico della serie di Lupin III e i tratti distintivi di quello che sarà lo studio Ghibli sotto la guida di Hayao Miyazaki, ispiratosi per questo lavoro a "La contessa di Cagliostro" di Maurice LeBlanc. Il protagonista indiscusso di questa storia è Lupin, per quanto appaiano tutti i personaggi della serie, affiancato da Clarisse nei panni dell'eroina in difficoltà ma decisa a cambiare la sua vita. In questo film apprezzo molto anche la figura di Zenigata, che si mostra come un ispettore capo sicuro e competente, e Fujiko in versione "signorina Rottermaier", molto più battagliera del solito e lontana da quella che è diventato il suo ruolo di seduttrice mezza nuda ma molto più simile ad una guerrigliera.

Lupin 3rd III Il castello di Cagliostro conte
Oltre la trama, in continua evoluzione e capace di mantenere vivo l'interesse, questo lungometraggio si differenzia dagli altri per le animazioni, incredibilmente fluide e non "contaminate" dalla tecnologia, e per la durata, ben oltre i 70 - 80 minuti degli ultimi speciali, da vero film animato. Il perfetto mix di scene comiche e drammatiche mantengono l'interesse costantemente vivo mentre la fine del film viene rimandata da un gran colpo di scena che ci condurrà al lieto fine per tutti i buoni. Anche la colonna sonora si rende memorabile, proponendosi con un pezzo strappalacrime nelle prime battute del film e rimarcando alla perfezione le varie scene con i classici temi della serie Lupin III.

Passando alle curiosità degne di nota, Il castello di Cagliostro non è affatto piaciuto al pubblico nipponico, mentre ha conquistato gli spettatori americani ed europeii ed è stato il primo film d'animazione ad essere proiettato al festival di Cannes, presentato tra gli applausi. Andato in onda in Italia per la prima volta su Italia1 nel 1984, è stato presentato per il mercato home video in diverse edizioni, tra cui anche una ridoppiata dai doppiatori della serie TV.

Per concludere, Lupin III Il castello di Cagliostro è davvero un bel film d'animazione, assolutamente adatto a tutti e non solo ai fan del personaggio. Per quanto lo Studio Ghibli ancora non esistesse, è indicato da molti come il primo lavoro del fortunato studio di Miyazaki e non si stenta a crederlo. Se avete voglia di un bel film con ambientazioni quasi italiane e con una trama piena e ricca di colpi di scena, scegliete Il castello di Cagliostro e non ve ne pentirete.

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